Ieri sera una mia amica mi ha chiesto che cosa è la
meditazione ed a cosa serve. La domanda mi ha un po’ spiazzata perché avrei sintetizzare
in due parole un universo che purtroppo ai più non è noto. Eppure ultimamente la
ricerca scientifica ha dimostrato i suoi benefici e escono regolarmente su quotidiani
e riviste specializzate di medicina articoli sulle nuove scoperte.
Però c’è da prendere atto del fatto che venire a contatto
con queste discipline, che per molti sono considerate una “cavolata” (passatemi
il termine perché loro avrebbero detto di peggio), è una questione di Karma.
Ci sono persone che nella vita non entrano a contatto con
questo mondo, come pure persone che ne hanno un primo assaggio e dicono che non
fa per loro, che gli fa saltare i nervi. In realtà probabilmente sono i loro
nervi ad essere KO e con la meditazione non farebbero altro che distenderli.
Ci sono persone che non sanno che la mente mente (che è
anche il titolo di un libro di Osho), o che non conoscono la differenza tra la
mente superficiale e profonda.
Ci sono persone il cui ego la fa da padrone e non si curano del
resto. Non vogliono avere una coscienza universale e non ne vogliono sapere di
essere parte del Tutto. Non accetteranno mai l’idea della mancanza di confine tra
mente e corpo. Figuriamoci tra corpo e resto dell’universo.
Ci sono persone che reputano il buddhismo una disciplina da depressi
solo perché la parola dukkha è stata
malamente tradotta con “sofferenza”. Il termine pali significa semplicemente “difficile
da sopportare”. Il resto va da sé.
Ci sono persone che pensano che i mantra siano una sciocca cantilena
e non sanno che la vibrazione del suono è così potente da poter cambiare il
flusso energetico di quello con cui
vengono a contatto.
Ci sono persone che vengono a contatto con gli insegnamenti,
ma che se interessano in maniera puramente scientifica. Sono assetati di conoscenza e
hanno come la sensazione che questo già li cambi, ma senza la pratica
quotidiana, la mente non può cambiare i suoi schemi.
Ci sono persone che cominciano a praticare e trovano la
meditazione un aspetto naturale della vita, probabile frutto dell’esperienza nelle
loro vite precedenti.
Ci sono persone che cominciano a meditare e si trovano a
fronteggiare una mente potente ed agguerrita. Non ne vuole sapere di essere
domata ed a tratti issano bandiera bianca, a tratti si riforniscono di
pazienza e ripartono all’attacco.
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